L'approccio dell'autore di BRÉTEMA è guidato dal massimo rispetto, il suo sguardo parte da lontano e, quadro dopo quadro, si avvicina al microcosmo della comunità penetrando al suo interno, finché la luce non viene spenta (assieme alla narrazione) da uno degli stessi protagonisti. Gema Míguez lascia parlare i gesti, i lavori, l'interazione con la natura. Così, indagandola alla giusta distanza, sa restituire lo spirito della comunità stessa: l'auspicio di una perfetta integrazione tra l'uomo e il suo ambiente, tra muro e roccia, fuoco e farina, artificiale a naturale, senza che un elemento abbia il sopravvento sugli altri ma orbiti sempre dentro una fragile e potente armonia.