L’Opera dei Pupi siciliani è un intero mondo culturale che cerca di sopravvivere al passare del tempo, all’erosione della modernità. Il documentario racconta con incisività la sua strenua lotta per essere tramandato di generazione in generazione. Lo sguardo del regista coglie con semplicità e incisività lo stupore, la felicità, la meraviglia dei giovani bambini che si avvicinano a quel mondo, nelle cui storie sono nati e cresciuti, e che alterano al mondo dei videogiochi sul cellulare. La ricchezza dei Pupi, però, la loro bellezza, domina su tutto, messe in risalto dalle immagini attente e misurate dell’opera. Entriamo nella quotidianità della vita di questo padre e dei suoi figli e grazie allo sguardo antropologico del regista anche noi ci riappropriamo di tutto un mondo che appartiene alla nostra tradizione, al nostro immaginario, e che dobbiamo ricordarci di non dimenticare.

Pupus, regia di Miriam Cossu Sparagano Ferraye, critica a cura di Paola Dalla Torre
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