SorrisoDiverso

Giovanni, regia di Marco Di Gerlando e Ludovica Gibelli, critica a cura di Catello Masullo

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Una delle cose più difficili da smontare in una società sono i pregiudizi che derivano da stereotipi. Specie se stereotipi di genere, secondo i quali un maschietto non dovrebbe mai giocare con un bambolotto che rappresenta un neonato da accudire. Fulminante il modo in cui, con la semplicità inattaccabile e disarmante del ragionamento di un bambino di 6 anni, Giovanni gela il signore della panchina che gli faceva osservare che sono le femmine che giocano a fare le mamme: “Forse sei tu che non hai capito, io non sono la mamma, sono il papà!”. Idea geniale per un film sorprendente, che in soli 5 minuti assesta un colpo ai pregiudizi più efficace di cento trattati politically correct.