I ragazzi di SIC EST dimostrano davanti alla videocamera dell'autore la stessa disinvoltura che hanno quotidianamente interagendo con i propri smartphone. Il merito del documentario consiste proprio in questo: sfruttare tale agio per offrire ai giovani protagonisti l'opportunità di aprirsi e connettere dentro un abbozzo di racconto i frammenti della propria esistenza. Le varie storie, nel loro andirivieni, sembrano pertanto dialogare l'una con l'altra. “Sic est” è il reportage di una presa di coscienza collettiva che valorizza ogni singola individualità. Nel finale, le maschere cadono e una “istantanea in movimento” illumina nuovi sguardi al di là delle parole.