SorrisoDiverso

Dadalove, regia di Chiara Agnello, critica a cura di Massimo Nardin

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Con DADALOVE Chiara Agnello, per il “fondativo” tramite di Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi, raggiunge la finalità più alta di un documentario: squarciare il velo e portare uno sguardo inedito su quello che si dà per “acquisito” attraverso il ribaltamento degli opposti. Gli autori permettono infatti d'esprimersi compiutamente a quelli che il pregiudizio definisce “diversi” affinché questi ultimi mettano in luce (e in crisi) la limitatezza di quello stesso pregiudizio, aprendo nuove e feconde vie di senso non solo per chi voglia essere autenticamente “attore”, ma per la comunità umana nella sua interezza.