SorrisoDiverso

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Un corto di tre minuti contro la violenza sulle donne per raccontare che anche le piccole cose fanno la differenza in una relazione.

La narrazione gioca su piccoli episodi quotidiani, rivisitati attraverso una scelta fotografica peculiare. A seconda della situazione e dell’unità temporale cambia infatti la scelta dei colori. Caldi quelli che rappresentano il nuovo compagno della protagonista e freddi quelli degli ambienti in cui si muove il suo ex ragazzo. Attraverso un paragone, soprattutto visivo, tra passato e presente, nelle stesse situazioni si percepisce come il personaggio principale si senta libero da una parte e oppresso dall’altra. È così che avviene la progressiva scoperta su come poter tornare a sorridere e di come sia possibile prendere maggiore consapevolezza facendo attenzione ai particolari.

Presente e passato, situazioni simili, reazioni diverse: le piccole cose che ti insegnano a scoprire come amare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Valutazione attuale: 5 / 5

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Il corto ci mostra due storie parallele, al giorno d’oggi più attuali che mai: un’integrazione mancata e un’integrazione riuscita nella nostra società, due bambini che scappano dalla loro realtà con l’obbiettivo di conquistare un futuro migliore. La narrazione di Farida diventa il tavolo di discussione di una tematica che non può più attendere, l’occasione per affrontare il concetto di diversità e di dimostrare che l’integrazione del migrante o di colui che in genere viene considerato “diverso” è possibile nella nostra società. A sostegno del concetto per il quale l’integrazione è un percorso che deriva da una precisa educazione, nel corto si affronta la tematica partendo dal luogo che per eccellenza dovrebbe porre le basi dell’insegnamento e del cambiamento: la scuola.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Valutazione attuale: 4 / 5

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La storia, ambientata nella campagna toscana nell'agosto 1944, racconta la tragedia della guerra ma anche la bellezza della vita che rinasce. Ciò che ci viene proposto dal corto è un rinnovamento della memoria di quei giorni difficili per la popolazione civile toscana: il ricordo del sacrificio dei tanti di cui oggi siamo debitori e di una libertà che troppo spesso ci appare scontata. Il film nasce dal desiderio del regista di indagare la profondità degli affetti e di mostrare uno spassionato amore per la vita, all’interno di una cornice che racchiude al contempo tragicità e bellezza, innocenza e malvagità dell’uomo, il silenzio eterno della morte e il rumore la vita che rinasce.