SorrisoDiverso

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Dopo una edizione ridotta a causa dell'emergenza sanitaria dovuta al Covid 19, che non ha comunque impedito al CSPA di diffondere bellezza nel 2020, attraverso webinar, proposte artistiche e masterclass, è partita la 3a edizione del Concorso: Filma la bellezza della fragilità in 2 minuti. Bulli ed Eroi, Luoghi dell'anima e luoghi geografici, organizzato dal Centro Studi di Psicologia dell'Arte e Psicoterapie Espressive APS e dal CESVOT- Centro Volontariato Toscano, ideato e diretto nel 2017 da Paola Dei, psicologo dell'arte e critico cinematografico SNCCI (Sindacato nazionale critici cinematografici italiani) e Teatrale ANCT (Associazione Nazionale Critici Teatrali), che vanta anni di studi e ricerche sugli argomenti trattati ed una lunga collaborazione con architetti internazionali del Messico, Spagna, Polonia, Inghilterra. Da evidenziare la collaborazione di enti e istituzioni locali e internazionali fra cui il Comune di Siena, la Provincia di Siena, il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici, Tulipani di Seta Nera Sorriso Diverso, l'Università del Disegno (Messico), Le donne del vino, Associazione ALI - Artisti liberi indipendenti. Sono in arrivo comunque altre collaborazioni e partecipazioni Internazionali con l'obiettivo di far conoscere i meravigliosi territori della Provincia di Siena nel mondo, attraverso un messaggio di bellezza in grado di tradurre in immagini, in pochi minuti, l'esperienza fenomenica del mondo esterno mediante un processo di composizione creativa legato all' interiorità. Dopo l'esperienza delle altre edizioni, alle quali hanno partecipato anche altri enti e istituzioni, nelle quali i ragazzi coadiuvati dalle loro insegnanti, hanno evidenziato le innumerevoli potenzialità del linguaggio audiovisivo nel vivere una esperienza estetica multisensoriale e descrivere la “Bellezza” dei luoghi, la terza edizione viene declinata nella “Bellezza della fragilità”.

Suddiviso in tre sezioni (Bambini dai 5 agli 11 anni, Bambini/ragazzi dagli 11 ai 18 anni, Ragazzi dai 18 ai 25 anni), il Concorso, propone di raccontare un luogo meraviglioso che necessita di un restauro - un gesto affettuoso in tempi di Coronavirus! -  un fiore che cerca di sbocciare fra le macerie, una strada bianca in un momento particolare, i vigneti di una azienda vinicola in autunno, gesti di contrade, un sorriso sincero. Imparare a cogliere la bellezza della fragilità permette di comprendere che la delicatezza può trasformarsi in una risorsa, che la rabbia e il disprezzo possono trasformarsi in accettazione, che la prepotenza può trasformarsi in rispetto e condurci nei sentieri della vera cultura dell'inclusività. Le donne del vino aprono le loro cantine per accogliere i ragazzi in questo meraviglioso periodo dell'anno che offre colori inusuali e certamente in grado di stimolare le arti.

I lavori verranno selezionati da una giuria tecnica è composta da esperti delle materie trattate fra cui Bruno Torri, Presidente Onorario SNCCI, Franco Mariotti vice Presidente SNGCI, Paola Tassone ideatrice e Direttrice Artistica TSN, Massimo Nardin docente di cinema presso UniRoma3, Catello Masullo direttore Cinecircolo Romano, oltre ad altri apprezzati studiosi e dai ragazzi di alcune scuole di Roma e del Veneto che avranno modo di interagire con i ragazzi senesi attraverso i loro lavori, imparando a conoscere i territori e le bellezze della Toscana con uno scambio emozionale arricchente ed espresso proprio attraverso le opere in concorso.

Il giorno 30 ottobre verranno comunicate le opere selezionate nelle tre categorie e i nomi dei giurati. L'opera vincitrice per ognuna delle tre sezioni riceverà una coppa dedicata al Concorso Bulli ed Eroi. Tutti i partecipanti (Scuole, Associazioni, Gruppi, Contrade, Singoli) riceveranno una pergamena ed i primi tre vincitori delle tre sezioni, una coppa dedicata al Concorso.

Durante la premiazione verrà donata alle scuole primarie partecipanti una copia del libro: La pacata fortezza. Martina i bulli e gli gnomi scritto e illustrato da Paola Dei, prefato da Francesca Santucci - Apollo Edizioni. 

Durante lo svolgimento del percorso vengono inoltre offerti webinar (Seminari interattivi) gratuiti online:

La bellezza della diversità. Sorrisi diversi coordinato da TSN, Un percorso Educazione all'Immagine e all'audiovisivo coordinato da CSPA, Come si gira un video coordinato da un Video maker, Fellini raccontato a colori coordinato da ALI, Dipingere con il vino coordinato da Donne del vino, Proiezione di un film dedicato  alla diversità e all'importanza delle arti per la prevenzione, riabilitazione, cura.

(C'è tempo per inviare i lavori fino al 25 ottobre 2021 Per info visitare la pagina facebook: Centro Studi di Psicologia dell'Arte e Psicoterapie Espressive APS)

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La Mostra di Venezia è gia finita
e per sempre archiviata nella storia
di cose nuove ce ne dette tante.
Di alcune è fresca la memoria!

Fra queste c'è la Raffa nazionale
che con quel suo caschetto biondo
e con quella sua carica speciale
porta luce e musica nel mondo

Come se diffondesse bollicine
piene di suoni e adrenalina
Sempre con l'aria delle ragazzine
che regala canzoni e vitamina

Sei e resti un'icona di bravura
che ci invita alla vita come danza
andando avanti senza alcun paura
ma sempre con un filo di speranza.

Noi da qui ti vogliamo augurar questo:
di leggere ogni giorno sul giornale
non più di notizie brutte e di dissesto
ma che ti è stato dato un premio speciale!

Ė quello di Tulipani di seta...
neri perché racchiudon l'Universo
e ci dicon che sei un'artista completa
...perdona la banalità del verso

Con una tua danza assai speciale
ti sei trasformata in una stella
e per questo evento eccezionale
ci regali un sorriso che sfavilla.

Da Trieste in giù ci hai fatto innamorare
sei andata senza Rumore nel blu
con Pedro...ci hai voluto abbandonare
ma adesso... a far l'amore comincia tu..!


Paola Dei

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Scritto e diretto da Martina Bonfiglio, il titolo di Zagara allude al fiore d’arancio. Il nome deriva dalla parola araba che sta per “risplendere”, un significato riecheggiato nel nome della protagonista, Lucia, e nel suo desiderio di dare finalmente risalto alla sua individualità e spazio ai suoi desideri. Un cortometraggio che critica la consuetudine di caricare sullo stesso individuo tutte le responsabilità relative alla cura della famiglia d’origine, mentre la vita degli altri, per ragioni diverse, va avanti. A essere messo in scena è un episodio che si sviluppa dalla mattina alla sera, così lo sguardo della macchina da presa assimila una luce in trasformazione, dilagante sul paesaggio di campagna, all’inizio, riassorbita dal blu della sera, più avanti, fino a oscurarsi del tutto nel buio della sala cinematografica che incornicia lo schermo. Il corto finisce così come è iniziato, sottolineando l’idea di una ciclicità che mai andrebbe snaturata.

Lucia lavora in un cinema e non può fare a meno di incantarsi davanti ai film durante il suo turno, abitudine che le costa un rimprovero e una minaccia di licenziamento che, tuttavia, anticiperebbe soltanto il suo congedo, perché la ragazza programma di lasciare il posto di lavoro di lì a due giorni. Fa ritorno a casa, dove sua madre e suo padre attendono l’arrivo di Ivano, il fratello di Lucia, che vive lontano dalla famiglia. Arriva insieme alla sua fidanzata, Emma, e poco più tardi annuncia ai presenti la loro decisione di sposarsi. La notizia viene accolta con gioia e progetti di festeggiamenti per la serata. Solo Lucia, per qualche ragione, sembra impensierita all’idea che suo fratello non sia tornato con l’idea di rimanere. La giornata procede tra i preparativi, alternando momenti lieti con la famiglia, ricordi d’infanzia e le frequenti manifestazioni dei sintomi dell’Alzheimer da cui il padre di Lucia è afflitto, che, inevitabilmente, smorzano il clima di festa. Arriva la sera, la famiglia è radunata attorno alla tavola e stavolta è Lucia a dover fare un annuncio ai suoi cari.

Facendo mostra di un talento che le fa meritare il premio Miglior Sceneggiatura 2021, Martina Bonfiglio regala allo spettatore una storia capace di mostrare il dissidio di chi non vorrebbe mai trovarsi a scegliere tra la famiglia e le proprie aspirazioni. I membri del cast, composto, tra gli altri, da Marianna Castagna nel ruolo della protagonista e Piergiorgio Martena nel ruolo di suo fratello, risultano perfettamente calati nelle parti e offrono al pubblico il ritratto di una famiglia in cui i limiti personali, i difetti e gli egoismi non mettono mai in discussione, nemmeno per un istante, l’affetto che ne unisce i membri. In questo modo, l’autrice produce sapientemente dei contrasti che rendono i personaggi imperfetti e umani.

La preziosa scena finale coniuga finalmente, seppure per un breve istante, due elementi che sembravano diventati inconciliabili: le passioni personali e la famiglia, rafforzando l’idea, nella protagonista e nello spettatore, che la famiglia getta i semi del futuro, non li soffoca.