Giocato tutto sulla scoperta, il mistero e l'ambiguità, il cortometraggio di Maurizio Ravallese, racconta le storie d'amore atipiche di due uomini: Amid interpretato da Danilo Arena e Massimo interpretato da Christian Ansante. Fra loro una valigia, unico elemento femminile presente nel film, con una forte valenza simbolica, in quanto contenitore di verità che saranno svelate soltanto nel finale.
Con drammatica dolcezza il regista unisce elaborazioni di lutto, fuggevolezza della vita, condanna e perdono fra fantasmi di un passato prossimo e sogni di un futuro appeso ad un vestito. Un emigrato, Amid, confessa di doversi sposare ma non ha il vestito, un altro uomo è in procinto di sposarsi ma è solo. Il caso, le circostanze della vita, gli incastri banali di situazioni portano i due uomini, entrambi emarginati per motivi diversi, ad incontrarsi, scontrarsi e riuscire a portare a termine entrambi il loro obiettivo.
Senza retorica il regista porta il pubblico a riflettere su tematiche pregnanti con un impianto narrativo efficace e una fotografia dove i cromatismi rafforzano ed evidenziano il disagio interiore dei protagonisti.