SorrisoDiverso

There is no "I" in Island, regia di Rebecca Thomson, critica a cura di Paola Dei

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La regista nella digital serie affronta in maniera originale e creativa i vissuti degli abitanti della Tasmania in tempo di pandemia, utilizzando le parole auto-registrate degli abitanti dell'Isola di Lutruwita durante il blocco dovuto al Covid nel maggio 2020, e abbinandole alle stupende immagini e musiche prodotte dagli stessi artisti della Tasmania. Ogni singola immagine rappresenta il tentativo di uscire da una sorta di reclusione dovuta al virus dove gli orizzonti delle arti non hanno limiti e confini. Le immagini intrise di animismo hanno il potere di far percepire allo spettatore una forza magica che abita gli oggetti, e il racconto iconico fa da sfondo alle storie auto-registrate della Tasmania, dando voce non solo alle vicende di un singolo, ma alla storia di un intero popolo. Lo spettatore viene accompagnato a vivere le sensazioni del particolare momento storico attraverso la fascinazione di magici itinerari. L'arte supera ogni frontiera, colma le distanze e varca la soglia della clausura.