SorrisoDiverso

Mutha & the Death of Ham-Ma Fuku, regia di Daniel Suberviola, critica a cura di Paola Dalla Torre

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Un piccolo capolavoro. Per le immagini, per la messa in scena e il montaggio e per l’utilizzo della voce off che ci aiuta ad entrare emotivamente in contatto più profondo con la storia. Una storia di per sé già fortemente emozionante, visto che racconta le giornate di una donna che si occupa di cercare e neutralizzare mine antiuomo nel Sahara. Una storia che viene raddoppiata dalla storia d’amore raccontata dalla voce off della narratrice. Il documentario è un film in tutto e per tutto, che non ha nulla da invidiare a grandi kolossal americani, ma dotato di un’anima, in cui il colore viola della veste della protagonista, i suoni del deserto, il vento, la sabbia, compongono una vera e propria poesia audiovisiva.