Chi vincerà il prestigioso concorso letterario di cui è attesissima la cerimonia di premiazione? Stefania è una scrittrice, conserva una straordinaria levità, incorrotta dalla disillusione data da un mondo, quello editoriale, che la lascia sempre al secondo posto. Vive le sue giornate con Gianpaolo, il compagno e il suo primo supporter, in una casetta colorata vicino al mare. Il mare è l'altro grande protagonista del corto, alleato prezioso che lenisce le ferite, che alleggerisce le fatiche e che culla, riportando alla bellezza semplice del movimento. Perché Stefania, lo capiremo solo alla fine, è affetta da una malattia che la costringe sulla sedia a rotelle, limitandola non solo nella mobilità, ma anche nelle opportunità. Stefania non si lascia piegare: davanti agli ostacoli sprigiona il suo amore per la vita e, complici Gianpaolo, l'acqua del mare e soprattutto la sua brillante ironia, ritrova sempre se stessa. Fino a sbaragliare le difficoltà e la temuta concorrenza, aggiudicandosi lei il primo premio.
Io la sedia me la porto da casa, regia di Aurora Deiana, critica a cura di Franco Mariotti
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