SorrisoDiverso

RECENSIONE: APOLIDE di Alessandro Zizzo

Valutazione attuale: 5 / 5

Stella attivaStella attivaStella attivaStella attivaStella attiva
 

La pellicola narra la storia vera di Dabo, il protagonista del cortometraggio, uno dei mille volti migranti, senza nome e senza storia che riempiono le cronache e i telegiornali.

Dabo però una storia ce l’ha, una bella storia da raccontare.

Nel suo Paese era un bravo calciatore, ma la partita della sua vita è stata particolarmente dura. Come molti, un giorno all’alba si imbarca su un gommone e parte verso l’Europa affrontando il mare e una notte così buia da non vedere nemmeno le stelle

Una volta sbarcato, Dabo scopre di non essere arrivato in Francia ma in Italia e che lo attendeva un avversario forse più temibile del mare, il cancro. Le cure e l’affetto del dottor Galetta, con il quale nascerà una bellissima amicizia, lo porteranno a trovare il suo posto nel mondo.

Il cortometraggio induce lo spettatore a riflettere su diversi temi. Il primo, molto attuale, riguarda l’immigrazione, l’atrocità dello sfruttamento e della tratta di esseri umani. Ma leggendo più in profondità, il racconto di Dabo è lo stesso di ognuno di noi che si trova a davanti difficoltà che sembrano insormontabili, finché, anche grazie all’affetto e all’amicizia non si trova la forza per vincere anche le partite più dure e importanti.