SorrisoDiverso

RECENSIONE: 11 di Piergiorgio Martena

Valutazione attuale: 5 / 5

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La protagonista della pellicola è una donna, la numero Undici, che gioca a calcio come semiprofessionista e si trova sola davanti al rigore che porterebbe la sua squadra ad una promozione nei professionisti.

Prima di battere quel rigore, a un minuto dalla fine della partita, con un flashback ripercorre la storia delle violenze sessuali subite. Undici sa che, per vendicarsi, dovrebbe solo sbagliare quel tiro decisivo.

In gioco ci sono i modelli socioculturali che ancora affliggono la nostra società: Undici è una donna in un ambiente da uomini, sola con il suo segreto e il suo tormento. Il cortometraggio induce lo spettatore a riflettere su temi importanti come la violenza sulle donne e la discriminazione di genere. Non è solo una storia di solitudine e violenza ma anche di forza e di riscatto.

Nel ripensare a quella vicenda tanto dolorosa, la ragazza trova in se stessa la forza per reagire e dominare il suo dolore. Da quella violenza nasce qualcosa di inaspettato e nel rigore che si accinge a tirare Undici trova la sua catarsi e l’opportunità di tornare a vivere.

Dopo tanto dolore si potrà mai ricominciare? Si potrà essere ancora felici? Così la storia della protagonista diventa metafora della vita di chiunque si trovi immobile davanti alla propria personale sfida, in attesa di trovare la forza per reagire e mirare ad un destino migliore.