Da una idea di base semplice quanto geniale, il film sviluppa la storia in modo brillante, tramite il fil rouge di una voce narrante che invece di essere fuori campo è (molto) in campo. Con momenti di comicità irresistibile, e grandi trovate, come l’asocial, il primo social per asociali. Ben scritto, diretto ed interpretato.
L'impianto umano, regia di Andrea Sbarbaro, critica a cura di Catello Masullo
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