SorrisoDiverso

RECENSIONE: LIGHT di Martina Bonfiglio

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Light racconta l’autismo attraverso la storia di una bambina, Aurora, in tutti i suoi modi diversi di “essere nel mondo”, affascinata dall’acqua e dalla (im)possibilità di viverci per sempre dentro, come il suo pesce rosso.

Quella della piccola Aurora, così come migliaia di altre persone, è una mente dalle geometrie differenti, una mente che legge, interpreta ed esprime il proprio essere in modo diverso. E’ come pensare di interagire con il mondo da una bolla o dal fondo di una piscina. Una diversità che provoca un senso di estraneità e di disorientamento di fronte ad una società che si definisce come “normale”.

Altrettanto difficile, e questo la pellicola lo mostra con grande profondità, è la condizione dei genitori dei ragazzi con questo disturbo, alle prese con le difficoltà quotidiane di interpretare le necessità dei figli così da poterli supportare nel migliore dei modi ma anche le piccole conquiste che si possono raggiungere.

Light è la luce della speranza di un futuro migliore, non solo per tutte le persone a cui, direttamente o indirettamente, la malattia avvolge la vita nel buio, relegandole ai margini. La possibilità di una società che sia realmente più inclusiva ed aperta alla diversità non potrebbe che essere un arricchimento per ognuno di noi.