di Paola Tassone
L' emergenza coronavirus ha un impatto economico immediato, e sicuramente ne avrà un altro differito.
La malattia provocata dal nuovo coronavirus ha un nome: COVID-19, dove "CO" sta per corona, "VI" per virus, "D" per disease, e "19" indica l'anno in cui si è manifestata. I coronavirus, vorrei precisare,si conoscono fin dagli anni Sessanta: sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi, come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS). Sono virus a RNA con filamento positivo, epresentano un aspetto simile a una corona quando si osservano al microscopio elettronico. Ad oggi questa influenza ha superato circa gli 80.000 contagi nel mondo e all'origine dell'indeterminatezza c'è il numero dei portatori asintomatici del virus.
Ma che cosa succede in Italia? Perfino la grande macchina delcinema viene “influenzata” da COVID-19. Precisamente la produzione dell'ultimo film della serie Mission: Impossible7, atteso nelle sale cinematografiche per il 23 luglio 2021, con protagonista Tom Cruise, è stata interrotta in seguito allo scoppio dei casi di coronavirus nel Belpaese. La realizzazione del settimo capitolo della serie, fa sapere in un comunicato stampa la Paramount Pictures, è stata bloccata; era in programma che venisse girato a Venezia, per tre settimane. Il comunicato difatti afferma che le ripresevengono interrotteperquestioni di sicurezza e per il benessere del cast e della troupe.
Oltre al rinvio delle riprese, incassi in picchiata nelle sale. Uscite rinviate a data da destinarsi, dal nuovo Verdone al Ligabue di Diritti. L' effetto coronavirus pesa anche sul cinema, che vede bruscamente interrotta la tendenza positiva registrata dal mercato lo scorso anno e nelle prime settimane del 2020. ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) riporta che il 48% delle sale è chiuso e gli incassi sono in picchiata (-44% rispetto al fine settimana precedente, -30% sull'analogo weekend 2019). Tutto questo è causato dall’emergenza coronavirus, che al box office si traduce inuna perdita di 4,4 milioni di euro (e 2,4 milioni sull'analogo fine settimana del 2019).
Particolarmente critico il bilancio di domenica, giornata clou per gli incassi settimanali: -673.000 euro rispetto a sabato, quasi 2 milioni persi sulla domenica precedente, 1,6 milioni su un anno fa. Un effetto immediato della chiusura delle sale si è visto nelle regioni coinvolte dall'emergenza (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna), vale a dire ben 850 schermi su un totale di 1830. Ma si è visto anche l’effetto della paura del contagio: fatta eccezione per Molise, Puglia e Basilicata, domenica gli incassi sono andati giù un po' ovunque, con un -31% nel Lazio, -20% in Umbria, -12% in Liguria, -29% in Valle d'Aosta, stando alla radiografia del Cinetel.
Ecco la raffica di rinvii previsti: Volevo nascondermi, l'atteso film di Giorgio Diritti con Elio Germano nei panni del pittore Ligabue, appena applaudito a Berlino; Si vive una vola sola, il nuovo film di e con Carlo Verdone;rinviati, al momento sine die, anche i cartoon Lupin III – The First, la versione in computer grafica del personaggio di Monkey Punch diretta da TakashiYamazaki, e Arctic– Un' avventura glaciale; e poi Dopo il matrimonio, storia di perdita e rinascita con Michelle Williams e il premio Oscar Julianne Moore, e ancora Cambio tutto, nuova commedia di Guido Chiesa con Valentina Lodovini e Neri Marcorè (annunciata per il 5 marzo). Non “smontano”, al momento, Doppio sospetto, noir hitchcockiano diretto da Olivier Masset-Depasse (27 febbraio), e il cartone Disney Onward– Oltre la magia (5 marzo), così come è regolarmente programmato (dove possibile) Salvo amato, Livia mia, il nuovo episodio del Commissario Montalbano eccezionalmente in anteprima al cinema il 24, 25 e 26 febbraio prima di approdare su Rai1.
Forse sarebbe utile chiedere al ministro Franceschini di fronteggiare anche questa emergenza, che evidentemente ha conseguenze economiche significative per tutto il settore cinema e le sue maestranze. Il blocco di ogni attività nelle regioni del Nord Italia sta generandoun impatto economico estremamente negativo, come dal crollo dei ricavi da bigliettazione e dalla drastica riduzione delle paghe degli addetti del settore.
Giustamente dobbiamo rimanere coerenti alle situazioni che si presentano giorno per giorno augurandoci che il picco di influenza e contagio passi, così da riprendere al più presto la normalità.
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