di Paola Tassone
Anno dopo anno, incontro dopo incontro, i cambiamenti sia sul piano affettivo che lavorativo condizionano il nostro stile di vita. Uno stile di vita funzionale richiedePer averne uno funzionale è necessaria una condotta spesso inconciliabile con i normali ritmi di vita, che determinano un comportamento sedentario e un’a alimentazione non equilibrata. Quindi nonNon affidatevi alla prima persona che vi da consigli generici, a riviste ed a integratori alimentari che vi promettono grandi risultati. Ma cercateCercate invece con attenzione lo specialista che vi metterà a vostro agio, rivelando le abitudini alimentari errate, e correggerà i comportamenti più deleteri, approfondendo e approfondirà le cause dello stress,. sSolo in questo modo si otterràsi può ottenere un quadro individuale della situazione e, di conseguenza, un aiuto mirato e personale.
A lungo andare le abitudini e i comportamenti inadeguati, il lavoro ed gli impegni sempre più pressanti, nonché i comportamenti alimentari errati, possono avere un impatto sul proprio benessere: da un diffuso senso di spossatezza generale, all’insorgenza di patologie. È Ed è in questo contesto che scegliere di prendersi cura di se stessi è fondamentale. Intraprendendo per scelta un sano modo di nutrirsi, non basatoa sulle privazioni, ma caratterizzato da una con una dieta bilanciata e da attività fisica, binomio questo, che ci può essere di grande aiuto.
Nel frattempo, suggerisco piccoli consigli - ma non dimenticate il primo, fatevi sempre accompagnare nel vostro percorso di cambiamento dal giusto professionista -: in primis attenzione alla qualità e alla quantità del cibo; durante la giornata trovate un momento da dedicare a voi stessi, anche 40’ di camminata veloce potrebbero andar bene; in ufficio non accettate tentazioni da parte di colleghi che vi offrono dolcetti, patatine e pizzette. A volte, infatti, scatta una sorta di vera e propria compulsione all’assaggio che si dovrebbe evitare,: al bar, in pasticceria, al ristorante, completamente inconsapevole. Ti offronovi viene offerto qualcosa e una cosa e tu automaticamente si accettai, anche se non si hai fame.
Se lo desiderate, la ricerca scientifica fornisce mezzi e strumenti nuovi per realizzare la prevenzione in ambito sanitario. La nutrigenomica è la recentissima frontiera della ricerca sulla nutrizione umana, che studia gli effetti delle interazioni tra nutrienti e molecole bioattive, presenti nella dieta, con in relazione ail genoma umano. Oggi si possono analizzare attraverso specifici test genetici alcuni geni marcatori associati a specifiche proteine indispensabili per la corretta omeostasi del corpo e dei network metabolici. La valutazione dei polimorfismi genetici e/o la loro combinazione forniscono la predisposizione ad alcune malattie complesse come: il diabete,, rischi cardiovascolari, la celiachia, l’osteoporosi ed alcune intolleranze enzimatiche. Identificare, nel proprio genoma, le variazioni di questi geni e personalizzare l’alimentazione in base alle proprie predisposizioni genetiche favorirà il mantenimento della propria salute.
Pertanto, se impariamo a rispettare ciò che ci serve davvero, controllando la dieta e cercando di non fare più scelte sbagliate in tema di cibo, e per esempio non mangiando più del dovuto, guadagneremote sicuramente in salute e forma fisica.
Fonti:
http://www.nutritionandgenetics.org/
Feruson 2015. The value of nutrigenomics science. OMICS. 30 Nov.
Fenech M. 2015. Nutrigenomics and Nutrigenetics: the New Paradigm for Optimising Health and Preventing Disease. J Nutr Sci Vitaminol, 61
Ozanne S. 2014. Nutrigenomic programming of cardiovascular and metabolic diseases. Free Radic Biol Med., Oct;75