Di Silvia Di Biagio
L'aborto è un peccato molto grave che portava all’esclusione dalla vita dalla Chiesa per un cristiano. Quanti hanno procurato il peccato di aborto hanno posto fine a una vita innocente, ecco perché si è sempre discusso riguardo al loro perdono. Papa Francesco ha concesso a tutti i sacerdoti la possibilità di assolvere le donne dal peccato; l’assunzione infatti deve esserci per quelle persone che sono veramente pentite e ciò è un’idea coerente per la continuazione della misericordia nella vita quotidiana anche dopo la fine del giubileo. Il papa ha fatto una scelta simile perché chi abortisce o comunque chi aiuta ad abortire, prova un grande dolore e in questo modo cerca di venire in loro aiuto. Non tutte le donne però si rendono conto della gravità del gesto, anzi ritengono che sia un loro diritto. Il Vaticano infatti teme che si perda l’idea di cosa è giusto fare e di cosa è sbagliato. Abortire è come violare il comandamento non uccidere, ma grazie al nuovo papa le donne potranno essere perdonate. Perfino Manfredi di Svevia nel III canto del Purgatorio è stato perdonato; nemico della Chiesa, eretico e epicureo come il padre Filippo II, è salvo perché negli ultimi istanti della sua vita si è raccomandato della misericordia di Dio e ciò è stato sufficiente per il perdono di quell’anima che gli uomini avevano considerato dannata. Quindi tutti possiamo essere perdonati.
Tutti possiamo essere perdonati
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