Di Silvia Di Biagio
l 4 settembre 2016 nasce in un ospedale di Londra Charlie Gard.
Oggi il piccolo Charlie deve ancora compiere il suo primo anno di vita, ma all'età di appena qualche mese gli è stata diagnosticata una malattia genetica molto rara che non offre scampo, una gravissima sindrome che lo rende incapace di muoversi, respirare e alimentarsi da solo, aggravata dalla sordità e da una grave epilessia giudicata terminale.
Sia l'Ospedale che i giudici britannici ritengono che la scelta migliore per il bambino sia spegnere i macchinari che lo tengono in vita.
Circa un mese fa l'Ospedale pediatrico "Bambino Gesù" di Roma si è offerto di ospitare il piccolo Charlie per un tentativo mediante l'applicazione di una cura ancora in fase di sperimentazione, ma il Great Ormond, l'ospedale di Londra dove è ricoverato Charlie ha respinto la richiesta di trasferimento a Roma.
Nel frattempo sono nate associazioni che insieme ai genitori lottano per poter ottenere il trasferimento presso l'Ospedale di Roma.
Ormai la scelta è solo politica e soltanto il Premier britannico Theresa May, sollecitata da più parti, può regalare ai genitori di Charlie un ultimo tentativo, l'ultima speranza, quel filo diretto Roma-Londra che non si è ancora interrotto nonostante il no al trasferimento.
Il piccolo Charlie
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