SorrisoDiverso

RECENSIONE: Do ut des ​di Valentina Tomada

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Do ut des lascia un sorriso amaro sulla bocca. Fa ridere, perchè tutti i personaggi, a parte la protagonista, sono pompati al massimo, ma al tempo stesso nella storia c’è della verità. Giulia è una donna della capitale che vive con sua madre ed ha un lavoro precario. Nella compagnia in cui è stata assunta una volta al mese tutte le dipendenti, per restare nella loro posizione, devono andare a cena con il Presidente, fino a quando non tocca proprio a lei. Con poca volontà di andarci ma con dei debiti da pagare, Giulia comincia prepararsi per andare alla cena. Da quel momento cominceranno una serie di equivoci che porteranno la situazione ad essere ribaltata. Il cast è capace di dare l’impostazione caricaturale adatta ai personaggi, mentre la protagonista è ben caratterizzata. Le riprese aiutano ad ambientarsi nel contesto romano insieme all’uso del dialetto. E’ un corto da prendere in considerazione con un sorriso sulla faccia, consapevoli che è un sorriso amaro.